Le cause possibili che comportano dolore nella parte anteriore dell’anca sono diverse, comprese fratture, stiramenti e artrosi e, a seconda del problema, è il chirurgo ortopedico a valutare la migliore opzione terapeutica possibile.
L’anca è un’articolazione sferica: la parte superiore del femore, chiamata testa, costituisce la parte sferica mentre la coppa, detta cotile oppure acetabolo, si trova nell’osso pelvico del bacino. Muscoli, tendini e legamenti circondano l’articolazione e aiutano a tenerla insieme. La cartilagine e il liquido sinoviale impediscono alle ossa di sfregare eccessivamente una contro l’altra durante il movimento, garantendo fluidità e resistenza .
Cause del dolore nella parte anteriore dell’anca
Uno sforzo eccessivo è una delle cause più comuni del dolore nell’anca anteriore, ma non è l’unica. Vediamo nel dettaglio altre diffusissime possibili cause.
Fratture
Le fratture possono verificarsi a seguito di traumi o incidenti, come una caduta. La maggior parte delle fratture dell’anca per traumi minori si verificano nelle persone di età superiore ai 60 anni, mentre quelle per traumi maggiori (precipitazioni, incidenti stradali) si verificano più frequentemente nei soggetti giovani. Il dolore può manifestarsi all’anca ma anche essere riferito al ginocchio e alla schiena. Può anche influire sulla capacità di stare in piedi o camminare.
Osteoporosi
L’osso è un tessuto vivo e normalmente durante tutto l’arco della vita viene continuamente rigenerato. In condizioni di equilibrio la quantità di osso rimosso delle essere uguale a quella dell’osso rigenerato. Nell’osteoporosi si verifica uno squilibrio per cui la quantità di osso rimosso è maggiore di quella dell’osso rigenerato, pertanto il risultato sono delle ossa meno dense, con maggiori aree cave e quindi si avrà uno scheletro dall’architettura più fragile. L’osteoporosi aumenta il rischio di fratture poiché indebolisce la resistenza dell’osso. Circa 1 donna su 2 e 1 uomo su 4 di età superiore ai 50 anni subiscono una frattura dovuta all’osteoporosi. Può accadere in qualsiasi osso ma le sedi più frequentemente colpite sono il collo del femore, le vertebre, in misura minore le branche ileo ed ischio pubiche del bacino, i polsi e l’omero.
Artrosi
L’artrosi è una condizione cronica e progressiva in cui l’usura della cartilagine articolare causa infiammazione e dolore. Nel tempo, questa infiammazione cronica porta a modificazioni anche nelle altre porzioni dell’articolazione (osso, membrana sinoviale, capsula) e si determina una limitazione nella funzionalità.
Artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una patologia autoimmune infiammatoria cronica, in cui si ha la presenza di anticorpi diretti contro porzioni del proprio stesso corpo. Si determina così una situazione in cui il nostro stesso organismo combatte contro se stesso proprio come farebbe contro un’infezione. Questa malattia può presentarsi a vari livelli di intensità, e nel tempo provoca un danno irreversibile alle componenti dell’articolazione arrivando persino a deformarla. La presentazione clinica varia in base allo stato di attività della malattia.
Borsite Trocanterica
Le borse sono delle strutture mucose imbibite di liquido diffuse nel nostro corpo, e servono per favorire lo scorrimento di strutture rigide in movimento tra loro. Quando le sollecitazioni cui sono sottoposte sono superiori alla loro capacità di resistenza esse vanno incontro ad infiammazione, provocando dolore.
Rottura del cercine (labbro) dell’acetabolo
Il cercine acetabolare è un anello di cartilagine situato intorno al profilo osseo dell’acetabolo, e serve per aumentarne la superficie, ammortizzare i movimenti che sono arrivato a “fondo corsa” e rinforzare l’area di inserzione della capsula articolare. Questa lesione si verifica tipicamente in una forma di displasia chiamata conflitto femoro-acetabolare, una situazione in cui il giunto sferico dell’anca è più chiuso e arriva precocemente a fondo corsa. I, questi casi, durante le normali attività della vita quotidiana si generano continui urti tra femore e acetabolo, con conseguente danneggiamento del cercine.
Sforzo eccessivo dell’anca
È possibile che i muscoli anteriori dell’anca si infiammino oppure si stirino, tipicamente durante la pratica di uno sport. In alcuni casi, l’allungamento eccessivo porta ad un vero e proprio strappo muscolare, che peggiora il dolore e riduce la mobilità.
Conflitto femoro acetabolare
Il conflitto femoroacetabolare si verifica quando si ha un eccesso di osso nell’anca, sia a carico del femore che dell’acetabolo o di entrambi. La crescita ossea anormale di solito si manifesta durante l’infanzia. La condizione provoca dolore all’inguine e all’anca che peggiora quando si sta seduti a lungo o ci si alza da una sedia, magari entrando e uscendo da un veicolo o sporgendosi in avanti. Il dolore può essere acuto o sordo, a seconda dello stadio dell’infiammazione.
Danno neurologico da compressione di un nervo
A volte i nervi possono essere compressi da traumi, come nel caso della meralgia parestetica. Sede tipica è la parte anteriore dell’anca dove, il ramo sensitivo superficiale del nervo femoro cutaneo è suscettibile a questo tipo di danno per la sua posizione anatomica poco protetta. Un nervo compresso provoca intorpidimento o dolore nella zona interessata, ma nelle fasi croniche e conclamate si ha tipicamente un dolore definito “neuropatico” ed avvertito come un forte bruciore..
Cause non muscolo-scheletriche del dolore nella parte anteriore dell’anca
In alcuni casi, il dolore all’anca si verifica a seguito di un problema legato agli organi interni, come i genitali, gli organi del tratto digestivo o del tratto urinario o del sistema vascolare.
Dolore nella parte anteriore dell’anca nelle donne
Il dolore all’anca anteriore nelle donne potrebbe anche essere il risultato dell’endometriosi, che si verifica quando il tessuto dell’utero cresce in altre parti del corpo, come le ovaie o il bacino, causando un dolore al bacino e all’inguine che si diffonde all’anca.
Un’ernia crurale è un’altra possibile causa di dolore all’anca anteriore nelle donne. Le ernie crurali si verificano quando una parte dell’intestino spinge attraverso la parete muscolare nella parte superiore della coscia. Ciò provoca un nodulo e dolore nella zona inguinale, che peggiora con gli sforzi oppure durante i colpi di tosse e che può interessare l’anca. Le ernie crurali sono più rare rispetto a quelle inguinali, ma si verificano 10 volte di più nelle donne rispetto agli uomini.
Trattamento del dolore nella parte anteriore dell’anca
Come abbiamo accennato in precedenza, le opzioni di trattamento per il dolore all’anca anteriore sono numerose e vengono selezionate dallo Specialista in funzione della causa sottostante il problema, della gravità del problema stesso e del quadro clinico generale del paziente.
Rimedi casalinghi
A volte il dolore all’anca può migliorare con rimedi casalinghi. Il metodo “riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione” è un’opzione: per qualche giorno si evita di caricare peso sulle sulle gambe e si applica un impacco di ghiaccio sulla zona dolente per 20 minuti più volte al giorno per alleviare l’infiammazione; si avvolge l’area con una benda o si indossano pantaloncini a compressione per ridurre il gonfiore e si tiene la gamba sollevata più in alto del cuore per aiutare il flusso sanguigno.
Per aiutare, il medico può prescrivere dei semplici farmaci da banco, come antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene o creme e gel per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Apportare alcuni cambiamenti allo stile di vita potrebbe essere un’altra utile strategia per ridurre il dolore all’anca: fare esercizio e stretching regolarmente e adottare una dieta sana ed equilibrata che aiuti a mantenere un peso moderato.
Trattamento medico del dolore nella parte anteriore dell’anca
Nelle forme più gravi di dolore dell’anca, il medico potrebbe prescrivere farmaci più forti, come antidolorifici, corticosteroidi o immunosoppressori, per esempio in caso di artrite reumatoide.
In alcuni casi, lo Specialista Ortopedico può anche suggerire cure aggiuntive da un fisioterapista.
Nei casi più estremi può essere inevitabile un intervento chirurgico di protesi d’anca, specialmente quando il dolore è ormai insopportabile e comporta difficoltà di movimento.
È importante rivolgersi immediatamente al medico in caso di lesioni improvvise che portano a forti dolori e difficoltà a stare in piedi, soprattutto se si accompagnano a sintomi di malattia o infezione come rigonfiamento, febbre, brividi e arrossamento della pelle.