Rigirarsi tra le coperte. Tormentare il cuscino. Girarsi e rigirarsi. Poche cose sono più frustranti che restare svegli di notte, incapaci di dormire. Abbina l’insonnia con nervosismo e dolore ed ecco la ricetta per una perfetta nottataccia dopo un intervento di protesi.
Sembra ingiusto che dopo aver subito un intervento di protesi articolare, già di per sé stressante emotivamente e fisicamente, arrivino anche problemi a dormire. In effetti, è molto comune non riuscire a dormire dopo un intervento di protesi, sia esso di anca o di ginocchio.
È una sorta di circolo vizioso: si ha bisogno di dormire per riprendersi dalla procedura, tuttavia, il dolore lo rende veramente difficile.
Perché il sonno conta per il recupero
Nelle prime settimane di recupero dopo un intervento di protesi articolare, il sonno è molto importante. Aiuta a guarire fisicamente poiché costituisce un’opportunità per ridurre l’infiammazione, i lividi e il gonfiore mentre non si è fisicamente attivi. Alcuni studi, inoltre, suggeriscono che, durante il sonno, il cervello innesca il rilascio di ormoni che favoriscono la crescita dei tessuti.
Il sonno aiuta a ridurre lo stress e l’ansia. Una buona notte di sonno è un vero toccasana per combattere lo stress, ridurre la pressione sanguigna e riportare benessere. Il recupero fisico dall’intervento, con la fisioterapia finalizzata a ritrovare funzionalità fisica, può essere mentalmente faticoso. Il sonno aiuta a ricaricare mentalmente in modo da poter pensare in modo logico, mantenere un umore uniforme e superare più facilmente le inevitabili battute d’arresto.
Il sonno dà l’energia di cui si ha bisogno per sostenere la terapia fisica, per preparare cibi più sani, per motivarsi a superare i piccoli e grandi ostacoli quotidiani. Per dirla con semplicità: il sonno ci ricarica “le batterie” per affrontare le sfide di ogni giorno.
Il sonno aumenta la salute generale. Dormire 7-8 ore a notte è sempre raccomandato dalla classe medica per preservare la buona salute del cuore, un metabolismo attivo, tassi di obesità più bassi, un umore migliore, minore ansia, migliori livelli glicemici e minor rischio diabete, minori rischi d’incidenti e molto altro. I problemi cronici del sonno sono stati correlati a depressione, ansia e stress.
3 motivi per cui non si riesce a dormire
A seconda della fase di recupero in cui ci si trova, potrebbero esserci diverse variabili che incidono sulla mancanza di sonno. Il dolore è una delle ragioni principali, ma non è la sola. Vediamole tutte.
Dolore e disagio: dopo una protesi d’anca o di ginocchio è normale avvertire dolore che durerà per qualche settimana. Questo dolore indubbiamente influenza il modo in cui si dorme di notte. Dopo 2-3 settimane dall’intervento, normalmente i farmaci antidolorifici vengono ridotti o eliminati del tutto. Allo stesso tempo, il livello di attività è probabilmente aumentato secondo il programma di recupero fisioterapico. Ciò può far avvertire un maggiore dolore fisico che aumenta durante la notte.
Farmaci antidolorifici: sembra che ci siano diversi circoli viziosi che entrano in gioco quando si tratta di recupero articolare e sonno. Un altro riguarda il dolore e gli antidolorifici. Gli antidolorifici combattono il dolore, idealmente per aiutarti a dormire, ma proprio alcuni farmaci possono causare insonnia. Alcuni antidolorifici influenzano il ciclo REM naturale e possono portare un aumento dei problemi nell’addormentarsi. In questi casi, è buona regola parlare con il proprio chirurgo ortopedico di qualsiasi effetto collaterale legato ai farmaci che si stanno assumendo.
Depressione e ansia: non è raro provare una leggera depressione dopo un intervento di protesi articolare. Dopotutto, il corpo ha innegabilmente sostenuto un momento traumatico e l’iniziale poca autonomia può contribuire a nervosismo e irritabilità. Depressione, stress e ansia sono responsabili di irrequietezza durante la notte.
Quando si ritorna a dormire senza problemi? Non esiste una risposta chiara per questo. Tuttavia, intorno alle 6 settimane il dolore dovrebbe essere ormai scomparso e i farmaci sospesi. Inoltre, in quello stesso periodo in quasi la maggioranza dei casi è possibile ritornare a dormire nella propria posizione favorita e più confortevole.
Suggerimenti per addormentarsi … e dormire!
Se sono numerosi i fattori che tengono a tenere svegli i pazienti dopo l’intervento, ancor più numerose sono le “buone prassi” che si possono fare per cercare di dormire meglio. Ecco alcuni suggerimenti per riposare più facilmente.
“Routine della buonanotte”: impostare una sveglia un’ora prima di coricarsi per iniziare una routine di benessere prima di dormire. Se ancora si stanno assumendo farmaci antidolorifici, è bene prenderli a quest’ora. Avere una routine aiuta il corpo a sapere quando è il momento di addormentarsi. Durante quest’ora bisognerebbe abbandonare i dispositivi elettronici come TV, Internet o giochi per tablet… perché non provare a leggere un libro!?
Ghiaccio proprio prima di dormire: questo dovrebbe aiutare a intorpidire l’articolazione e ridurre il dolore senza l’uso di antidolorifici.
Niente luci: le luci intense causate da componenti elettronici come tablet, cellulare o TV possono indurre un sonno superficiale e incompleto. La luce artificiale confonde la parte del cervello che influenza il ritmo circadiano, guastando il naturale ciclo del sonno. Meglio dormire in una stanza buia.
Evitare l’alcol: non solo l’alcol dovrebbe essere evitato quando si assumono farmaci antidolorifici, ma anche da solo contribuisce a rovinare la qualità del sonno. Sebbene l’alcol possa aiutare ad addormentarsi, in realtà attiva parti del cervello che possono impedire di dormire.
Limitare i liquidi: ridurre tutte le bevande dopo cena può significare evitare un viaggio in bagno nel cuore della notte, che può spezzare il sonno e rendere difficile riuscire a riaddormentarsi.
Evitare gli stimolanti (caffeina, sigarette, cibi): può sembrare ovvio, ma molti tè, bibite e persino dolci (come barrette di cioccolato) contengono caffeina. La caffeina si accumula nel corpo, il che significa che anche una tazza di caffè in più alle 10 del mattino può influire sul sonno durante la notte. Una buona abitudine sarebbe quella di controllare l’assunzione leggendo le etichette (in particolare delle bevande) in quanto potrebbe esserci – inaspettatamente – caffeina. Inoltre, per i fumatori, meglio evitare la nicotina prima di andare a letto (anche questa è uno stimolante).
Meglio reclinati: dormire su una poltrona reclinabile può sembrare un’idea strampalata, ma non quando si tratta di recupero articolare. Poiché è più sicuro dormire in posizioni limitate dopo un intervento chirurgico, si potrebbe effettivamente trovare una sedia reclinabile più comoda e più funzionale alla guarigione (ad esempio per i pazienti con sostituzione del ginocchio, con una gamba sollevata).
Mantenersi al fresco: aprire una finestra, usare un deumidificatore o accendere un ventilatore, specie nelle notti più calde, può aiutare a dormire.La maggior parte degli studi concordano sul fatto che una temperatura compresa tra 16 e 20 gradi sia ottimale per dormire.
Prendere un aiuto per il sonno… con cautela!: questo suggerimento è da considerarsi solo su consiglio del proprio medico, specie per prevenire effetti indesiderati dovuti alle interazioni con gli altri farmaci prescritti.
Non fare sonnellini: può sembrare più facile a dirsi che a farsi. Quando si è sfiniti, a volte l’unico modo per superare la giornata è fare un pisolino. Tuttavia, prendere l’abitudine di fare un sonnellino ogni giorno, rende più difficile addormentarsi di notte. Combattere la tentazione di fare un pisolino potrebbe offrire un sonno ininterrotto per tutta la notte.
Posizioni di sonno sicure: cosa fare e cosa non fare
Non riuscire a dormire nella posizione prescritta dal medico può sicuramente tenere svegli durante la notte. Sfortunatamente, per la sicurezza dell’impianto di protesi, ci sono alcune posizioni decisamente off-limits. È importante attenersi a posizioni sicure e prestare attenzione al proprio corpo.
Dopo circa 6 settimane dall’intervento, con il via libera dal medico, potrebbe essere possibile tornare a dormire nella propria posizione preferita (ad esempio sullo stomaco o sul lato chirurgico). Fino a quel momento, attenersi alle posizioni sicure. Vediamo quali sono.
Posizioni per dormire dopo una protesi dell’anca
In primis, è da tener presente che in questo caso le restrizioni sul sonno sono legate al tipo di intervento effettuato. Ci sono più precauzioni per il sonno per chi ha subito un approccio posteriore rispetto all’approccio anteriore. Confrontarsi con il proprio chirurgo ortopedico per le precauzioni posizionali per dormire.
Supini: questa è la posizione ottimale per evitare di torcere la gamba nella direzione sbagliata. Non girare i piedi verso l’interno, cercando piuttosto di tenere le dita dei piedi rivolte verso il soffitto.
Lato non operato: è possibile dormire sul lato opposto a quello con la protesi. Ciò significa che il lato operato sarà rivolto verso il soffitto. In questo caso si devono tenere 2 cuscini tra le gambe per sostenere il piede. Non sovrapporre e/o incrociare mai le gambe.
Non è mai sicuro dormire sullo stomaco dopo un intervento chirurgico di sostituzione dell’anca. È altresì pericoloso (e doloroso) dormire sul lato chirurgico.
Dopo 6 settimane, è possibile confrontarsi con il proprio chirurgo per capire se è sicuro tornare in altre posizioni per dormire.
Posizioni per dormire dopo la protesi di ginocchio
Supini: questa è la posizione ottimale. Sollevare la gamba chirurgica con 2-3 cuscini. Non mettere i cuscini dietro il ginocchio. In alternativa, è possibile utilizzare un cuneo di schiuma per mantenere saldamente la gamba sollevata rispetto al torace. Alcuni medici non raccomandano i cunei di schiuma, quindi è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico prima di usarne uno.
Lato non operato: è possibile dormire sul lato opposto alla protesi. Ciò significa che il lato operato sarà rivolto verso il soffitto. Bisogna tenere 2 cuscini tra le gambe per 6 settimane o più. sovrapporre e/o incrociare mai le gambe.
Non è sicuro dormire sullo stomaco dopo un intervento di protesi di ginocchio. È anche pericoloso (e doloroso) dormire sul lato chirurgico. Consultare il proprio medico per vedere se ci sono altre posizioni da evitare. Dopo 6 settimane, è possibile confrontarsi con il proprio chirurgo per capire se è sicuro tornare in altre posizioni per dormire.
Il recupero post-operatorio richiede tutta la dedizione e l’energia possibili. Se non si dorme correttamente durante la notte, sarà più difficile e più lenta la ripresa!